mercoledì 11 gennaio 2017

Step 25 - Sintesi finale

Eccomi giunto al termine di questo percorso, composto da 25 passi. Alcuni sono stati rapidi e corti, altri più impegnativi, qualcuno, addirittura, è stato quasi un salto. L'azzurro fiordaliso, o blue cornflower, o centaurée bleue oppure scegliete voi come chiamarlo step 2, è stato prima individuato nel suo significato step 1, poi nelle sue specifiche tecniche a livello di cromie step 3 ed infine analizzato chimicamente step 14 step 6. Ma non esageravo nel dire che a volte questi passi siano stati quasi dei salti, perchè si è passati a parlare anche di arte step 18, di architettura step 22, di design step 16 step 17, di musica step 5. Con un balzo semantico non indifferente si sono raggiunti argomenti come mitologia step 4 e saggezza popolare step 8. Mi chiedo però, come si sia finiti a parlare di emblemi step 10, di cucina step 12, pure di documenti! step 11 L'elasticità mentale è stata incredibilmente capace di stilare una lista di parole collegate step 9, forse è stata la lettura di riviste step 15, magari di moda step 20, magari di un fumetto step 13. Ma cosa mi ha condotto, a riflettere su quanto il colore sia fondamentale, al fine di suscitare delle emozioni nello spettatore step 7? Il "pensiero educato"? step 23 il fatto che personaggi di spicco ne abbiano usufruito? step 21 Dovremmo chiedere direttamente all'azzurro fiordaliso probabilmente step 19. In fondo però, forse è solo la nostra mente a creare questa nuvola di pensieri... step 24

martedì 10 gennaio 2017

Step 24 - La "nuvola del colore"


Step 23 - Un colore "selvaggio"

"[...]pensiero selvaggio che non è, per noi, il pensiero dei selvaggi, né quello di un’umanità primitiva o arcaica, bensì il pensiero allo stato selvaggio, distinto dal pensiero educato o coltivato proprio in vista di un rendimento [...]". 

Claude Levi-Strauss, Il pensiero selvaggio.

E' difficile discostarsi dal "pensiero educato", ci vuole una certa elasticità mentale, poichè il presente è conseguenza del passato, esso ha dettato ed influenzato il nostro pensiero e lo farà sempre. L'azzurro fiordaliso è tenue, leggero, stimola positività, relax, benevolenza. Altre accezioni sono però dettate dall'origine primitiva del colore, di cui abbiamo ampiamente parlato nello step 4, come ad esempio la vitalità e la nobiltà. E' necessario però fare un appunto: quando si cita Azzurro Fiordaliso, non viene alla mente quel colore tenue, ma si pensa al fiore stesso. Quest'ultimo è la rappresentazione più forte della vita stessa, dell'origine, nasce nella terra, dove mette le sue radici e, seppur debole, si fa spazio attraverso sedimenti e rocce. Infine, quando nasce, punta al cielo e al sole, si alza.

"Anche dalla spazzatura può nascere un Fiore."

Step 22 - Il colore in architettura

Nel campo dell'architettura non è stato facile trovare un'opera che si identificasse nel colore azzurro fiordaliso, ma esiste una città, che ha fatto dei tetti dei suoi edifici, una caratteristiche unica e inconfondibile, questa città è Santorini, in Grecia.


Interessante poi, è come la luce naturale sia in grado di cambiare gradazione all'azzurro, rendendolo più scuro, più chiaro, più acceso o più "fievole".


Come più volte accennato nel corso degli steps di questo blog, le sensazioni che scaturiscono dai colori sono determinanti per una scelta o per un'altra, su questa falsa riga molte riviste di architettura e di design offrono spunti interessanti. Qui di seguito propongo il link che rimanda ad una rivista che offre soluzioni interessanti anche per l'azzurro fiordaliso:

sabato 31 dicembre 2016

Step 21 - I protagonisti

La diffusione del Fiordaliso come simbolo di eleganza la si deve anche a Guglielmo I, imperatore tedesco e Re di Prussia. Esso, infatti, scelse il fiordaliso come emblema della sua casata, poichè questo fiore era caro alla sua memoria. Costretto a fuggire da Napoleone, sua madre faceva giocare i bambini intrecciando coroncine di Fiordalisi.

Step 20 - I colori della moda




             



Blu fiordaliso, inconfondibile, delicato come un sogno, quello dell’alta moda: è il colore preferito di Renato Balestra quello del fiore da sempre molto amato per la forza delle tinta e la leggerezza della forma. E’ la corolla selvatica, amica dei campi di grano e dei papaveri rossissimi, collezione 2013, che ha sfilato a Roma. La nuova collezione intanto sfodera il colore prediletto dal couturier: Balestra ha il suo blu. Un colore che nelle nuove proposte viene contrapposto solo al bianco. Ma quelli esibiti nella preziosa collezione non sono certo mise per il quotidiano. “L’alta moda non dev’essere per tutti i giorni ma deve far sognare. Questo è il suo compito”. L’abito-fiordaliso, simbolo della collezione, è lungo, in cady bianco, con corpetto bouquet di petali di fiordaliso di chiffon, profilato di paillettes blu attorno ad uno spacco laterale ‘assassino’, che sale fino all’inguine.

BIOGRAFIA:
Nasce a Trieste nel 1924, in una famiglia di architetti e ingegneri. Avviato agli studi di ingegneria civile, fin dall'infanzia ha però coltivato la pittura e la musica dedicando al pianoforte diverse ore della giornata. Fino all'ultimo anno di frequentazione della facoltà di ingegneria non si era mai occupato di moda e soltanto una scommessa tra amici lo portò a disegnare un modello; il disegno fu così apprezzato che spedito, a sua insaputa, a Milano e ricevette il sorprendente invito a collaborare ad una collezione di Alta Moda. Da qui parte la sua scalata verso il successo nella moda.

Step 19 - Anatomia di un colore

Ciao a tutti, io sono l'azzurro fiordaliso, molti potrebbero confondermi con un mio coetaneo: L'azzurro. Ma io sono azzurro FIORDALISO, ho origini antiche, infatti la mia storia ha molte varianti. Una in particolare mi vede protagonista nella mitologia greca, dove infatti, salvai Chirone, ferito accidentalmente ad un piede da una freccia avvelenata tirata da Ercole. Da qui derivano le mie proprietà in campo medico: astringente, antiinfiammatorio, effetto diuretico, aiuto a curare la tosse e posso essere un collirio astringente per gli occhi arrossati se trattato con acqua distillata. Il mio colore ha anche il grande merito del colore azzurro che, non sarà astringente, ma fa bene agli occhi e al cuore. Oltre che all’umore. Sotto l'aspetto cognitivo sono un colore leggero, elegante, dolce e molto, molto sensibile, ne è la prova infatti il mio largo utilizzo nel mondo della moda, specie nel mondo delle spose, che spesso mi scelgono come colore re dei loro lunghi abiti bianchi...